Nel cuore di Milano , di fianco a Piazza San Babila, incontro il Maestro Pasticcere Fabrizio Galla la cui carriera è costellata di premi internazionali e la sua “Torta Jessica”, vincitrice a Lione del “Trofeo Miglior torta” nella Coppa del Mondo della Pasticceria a Lione.

“Jessica” è diventata un’icona e protagonista ancora oggi della sua pasticceria.
Come i sette vizi capitali…. Jessica ci regala sette strati di piacere: la glassa al cacao, crema tiramisu, caramel mou, mango, frutto della passione e vaniglia di Tahiti, cremoso al gianduja, mousse di cioccolato fondente Santo Domingo 72%,pan di spagna al cioccolato, cialda croccante alla nocciola del Piemonte e sale dell’Himalaya….
Ho incontrato Fabrizio Galla nel suo nuovo shop nel cuore di Milano

Buongiorno Fabrizio, il suo primo ricordo di un dolce?
Sono figlio di ristoratori, i miei gestivano una trattoria storica datata 1785 e mio zio aveva un enorme forno di panetteria dove c’era la cosidetta “stufa”, un grande spazio dalla temperatura mite che veniva usato per mantenere certi prodotti e dove mi piaceva rifugiarmi con i miei fratellini o con gli amici.
Entra un Vip nella sua pasticceria. Quale dolce consiglierebbe a…
Giorgia Meloni…
La mia torta Jessica, nome femminile, carattere deciso
Harry e Megan…
Senza dubbio un “ welcome ” con un simbolo milanese: il panettone
Matteo Berrettini…
Per un campione di tennis qualcosa energetico: un vasetto della mia crema zabaglione Zabaja
Loredana Bertè…
Un mix di piccola pasticceria, estroso e un po’ rock, direi perfetto per una personalità eclettica.
Giorgio Armani…
Qualcosa di raffinato, per esempio un’elegante scatola con una selezione della mia “confetteria moderna” agli aromi di frutta fresca, lampone, mandorla, frutto della passione e mango e di cui ne ho parlato anche in un manuale dove ho condiviso ricerche, tecniche e sperimentazioni in materia di confetteria.

Il dolce è spesso protagonista anche al cinema. Il suo film preferito?
Ne ho due: “Chocolat” e “La Fabbrica di Cioccolato”, ambedue con Johnny Deep
Una città che ha nel cuore?
(sorride) Anche qui ne ho due, la mia “culla” di San Sebastiano da Po, in provicia di Torino e San Francisco, dove ho abitato due anni e che reputo una città veramente “gourmet”, egregiamente preparata a livello gastronomico. Ho un bellissimo ricordo proprio nella base di Facebook dove ho presentato la mia “Jessica” e subito vendute 300!
Un dolce ineguagliabile?
Non ho dubbi, il bonet, o alla piemontese “bunet”, di nonna Olga.

Con i migliori auguri di un nuovo anno sereno e … più dolce che mai!

