Ricordate Giulietta degli Spiriti? Do you remember Juliet of the Spirits? (italian & english version)

Ricordate Giulietta degli Spiriti? Un meraviglioso progetto cinematografico di Federico Fellini che nasce dal suo racconto ‘Giulietta’ pubblicato dall’ editore svizzero Diogenes, per poi diventare il film Giulietta degli Spiriti, timori e sentimenti di una moglie tradita e raccontati attraverso una lunga seduta spiritica popolata da maghi e veggenti e senza dubbi uno dei capolavori del Maestro,
Valter Malosti ha voluto portare in scena una versione teatrale del racconto, scritto tutto in soggettiva come un flusso di coscienza della protagonista e liberamente adattatato da Vitaliano Trevisan.
Roberta Caronia è la straordinaria protagonista, una Giulietta che, come una contemporanea Alice nello specchio, vive in una struggente favola psicanalitica, infantile e allo stesso tempo inquietante, attorniata da inquietanti personaggi come lo spirito Olaf e l’erotico incontro con Casanova attorniata dalle suggestive ( ma purtroppo immobili) marionette di Gianni Busso e inchiodata nel centro di una pista di un circo, lmondo caro a Fellini e da sempre fonte di ispirazione.
” Questa ebbrezza, questa emozione, questa esaltazione, questo immediato sentirmi a casa mia, io l’ho provato subito, la prima volta che sono entrato sotto la tenda di un circo; e non era nemmeno l’ora dello spettacolo” scrive Jacqueline Risset nel suo libro ‘L’incantatore’, ” era la mattina presto e sotto il tendone dorato che respirava appena, come una grande panciona calda, accogliente, non c’era nessuno. Si sentiva un gran silenzio incantato, di lontano la voce di una donna che cantava sbattendo i panni e solo, il nitrito di un cavallo, da qualche parte. Sono rimasto rapito, sospeso, come un astronauta abbandonato sulla luna che ritrova la sua astronave”.Vorrei citare gli incisivi allestimenti scenografici di Paolo Baroni  e le bellissime luci di Francesco Dell’Elba. Patrizia Tirino ha disegnato abiti-tutù che spaziano tra la favola e il sogno, le musiche originali di Giovanni D’aquila e ricostruzione e le rielaborazioni musicali di Fabio Cinicola che ci portano inevitabilmente alle atmosfere di Nino Rota.
Peccato che il lungo monologo (più di un’ora)  non sia stato rvvivato da qualche ‘effetto speciale’ che ci riportasse alle scene o perlomeno alle atmosfere del film. Anche la grande gonna-tenda di Giulietta si prestava a essere una tela su cui potevano apparire immagini suggestive, peresempio il rogo della santa, o un mare in tempesta, oltre alla sfilata in biano e nero delle marionette-soldatini .

In scena 14, 15 luglio 2020

Informazioni e biglietti
www.teatrofrancoparenti.it
Patrocinato da FELLINI 100 Celebrazioni per il Centenario della nascita di Federico Fellini

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>English version
Do you remember Juliet of the Spirits?
A wonderful cinematographic project by Federico Fellini inspired byf his short story ‘Giulietta’ published by the Swiss publisher Diogenes, to then become the film Giulietta degli Spiriti, a long spirit session populated by magicians and visionaries and without doubt one of the Maestro’s masterpieces,
Valter Malosti wanted to stage a theatrical version of the story, written all in subjective as a flow of consciousness of the protagonist and freely adapted by Vitaliano Trevisan.
Roberta Caronia is the extraordinary protagonist, a Juliet who, like a contemporary Alice in the mirror, lives in a poignant psychoanalytic fairy tale, childish and at the same time disturbing, surrounded by disturbing characters, such as the suggestive puppets of Gianni Busso and nailed in the center of a track of a circus, The circus, a world dear to Fellini and always a source of inspiration.
“This intoxication, this emotion, this exaltation, this immediate feeling at home, I felt it immediately, the first time I entered the tent of a circus; and it wasn’t even the time for the show” writes Jacqueline Risset in his book ‘The Enchanter’, “it was early in the morning and under the golden awning that barely breathed, like a large warm, welcoming panciona, there was no one. There was a great enchanted silence, from afar the voice of a a woman who sang the clothes and alone, the neigh of a horse, somewhere. I was kidnapped, suspended, like an astronaut abandoned on the moon who finds his spaceship “.
I would like to mention the incisive scenographic productions of Paolo Baroni and the beautiful lights by Francesco Dell’Elba. Patrizia Tirino has designed tutu dresses ranging from the fairy tale and the dream, the original music by Giovanni D’aquila and reconstruction and the musical reworkings by Fabio Cinicola that inevitably lead us to and atmospheres of Nino Rota. On stage 14, 15 July 2020

INFO
www.teatrofrancoparenti.it
Sponsored by FELLINI 100 Celebrazioni per il Centenario della nascita di Federico Fellini

CESARE ZUCCA Travel, Food & Lifestyle.
Milanese by birth, she lives between New York, Milan and the rest of the world. Cesare likes to photograph and narrate cities, cultures, lifestyles, excited to discover traditional and innovative gastronomic delights, meet and interview top chefs from all over the world, ‘steal’ their recipes and tell everything her, in his ‘non-touristy‘ style blog