Weekend in Lazio. A Casaprota arrivano le castagne ed è subito festa!


di Cesare Zucca —–


Scopriamo insieme Casaprota, un piccolo gioiello della Sabina Reatina, nel cuore del Lazio. Sorge a 523 metri di altezza sul livello del mare, immersa tra colline verdi, uliveti secolari e panorami che sembrano usciti da una cartolina.


Li’ troveremo quell’atmosfera autentica che solo i borghi italiani sanno regalare: vicoli in pietra, piazzette dove il tempo sembra fermarsi e un ritmo di vita lento, tutto da gustare… a cominciare dalle castagne!

Dal punto di vista storico, Casaprota ha origini antiche: le prime testimonianze risalgono all’epoca romana, ma il borgo attuale conserva soprattutto il fascino medievale, con il suo castello e le mura che dominano la vallata. Passeggiando tra le sue stradine si scoprono piccole chiese ricche di arte, come la Chiesa di San Domenico e quella di San Michele Arcangelo, che custodiscono affreschi e opere d’epoca.



Il territorio di Casaprota è un mix perfetto tra natura e tradizione. I dintorni sono ideali per chi ama le escursioni: ci sono sentieri che attraversano boschi di querce e castagni, perfetti per trekking, passeggiate a cavallo o gite in mountain bike. Da qui si possono raggiungere anche luoghi spettacolari come il Monte Tancia o le Gole del Farfa, dove la natura è protagonista assoluta.
La Sabina Reatina è un territorio ancora genuino, poco turistico ma pieno di sorprese: abbazie millenarie, panorami mozzafiato e borghi che raccontano storie di pastori, monaci e contadini.




È un luogo dove si vive bene, si mangia meglio e si respira un’aria di autenticità.
Casaprota ne è l’esempio perfetto: piccolo ma pieno di vita, ideale per un weekend rilassante tra natura, storia e… ottima cucina. La gastronomia di Casaprota e, più in generale, quella della Sabina Reatina, è un trionfo di semplicità, genuinità e sapori autentici. È una gastronomia “di terra”, fatta di ingredienti poveri ma di grande qualità, dove trionfa l’olio DOP Sabina, uno dei più pregiati d’Italia: profumato, leggero e fruttato, viene usato ovunque, dalle bruschette al condimento dei piatti di carne e verdura. A Casaprota e nei paesi vicini, l’olivicoltura è una tradizione secolare, tramandata con orgoglio da generazioni. Durante la raccolta, tra ottobre e dicembre, le colline si riempiono di vita: un vero rito contadino.



I piatti tipici

La pasta fatta in casa è una religione. Le specialità più amate sono le fettuccine ai funghi porcini, i tonnarelli cacio e pepe, e gli gnocchi al sugo di castrato. Poi ci sono i maccaruni a fezze, tirati a mano e serviti con sugo di pomodoro e pecorino sabino, stagionato al punto giusto.



Tra i secondi, spiccano la porchetta sabina, il cinghiale in umido e l’agnello alla scottadito, spesso accompagnati da verdure dell’orto e funghi raccolti nei boschi vicini. In autunno, le castagne diventano protagoniste: nei dolci, nei contorni e, abbinate ai porcini, in saporite zuppe.



E nel calice?

Vini schietti e profumati, prodotti nelle colline tra Rieti e Roma. Tra i più apprezzati troviamo il Colli della Sabina DOC, sia rosso che bianco. Il rosso, morbido e corposo, accompagna perfettamente le carni e i salumi; il bianco, fresco e aromatico, è ottimo con i formaggi e gli antipasti. E poi, immancabile in autunno, il vino novello, servito durante le sagre insieme alle caldarroste.



Uno degli appuntamenti più attesi è la Festa d’Autunno, una tradizione per buongustai e curiosi, pronti a tuffarsi nei piatti tipici di una terra che da secoli custodisce l’arte del mangiare bene.elebrare i sapori autentici del territorio con la sua Festa d’Autunno, in programma Sabato 25 ottobre a cena e Domenica 26 ottobre a pranzo.


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Protagoniste assolute sono le castagne, arrostite o trasformate in dolci irresistibili, accompagnate da vino novello e piatti tipici come le fettuccine ai funghi porcini o la polenta con sugo di cinghiale. Tra musica, stand gastronomici e mercatini artigianali, l’atmosfera è allegra, conviviale, perfetta per scoprire la vera ospitalità sabina.

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